mercoledì 17 dicembre 2008

ARTICOLO SU "LA PREALPINA"

Su "La Prealpina" di ieri martedì 16 dicembre 2008, alla pagina 14 c'è un articolo dal titolo "Lite tra Celesia e Orlando su bando e regolamento. Casa-anziani con querelle." Abbiamo letto l'articolo che parla della delibera di consiglio comunale legata al regolamento e alla nomina della commissione di gestione dei minialloggi per anziani che sta sorgendo in via brunelleschi a Borgo Ticino. Nell'articolo sono citati le due posizioni, quella del sindaco che dovrebbe rappresentare la maggioranza in consiglio comunale e quella del consigliere di minoranza Celesia. Non siamo in grado al momento di stare o da una parte o dall'altra in quanto non conosciamo a fondo il regolamento: speriamo di poterlo leggere prima o poi.


Abbiamo, però, voluto citare questo articolo perchè nello stesso sembra che, in merito alla convocazione dei consigli comunali alle 18:30,  il Sindaco abbia dichiarato: ".....:e ne farò ancora, l'orario è di fine lavoro."


Per il 18 dicembre 2008,  è stato convocato il consiglio comunale per le 18:30, così come quello del 27/11/2008 e quello precedente del 24/10/200. Le minoranze, a quanto pare, non hanno potuto prendere parte a queste sedute in quanto convocate in orario di lavoro.


Ma che cosa sta succedendo? Ci siamo posti questa domanda in quanto è molto strano l'atteggiamento del Sindaco, soprattutto a fronte delle sue dichiarazioni.


E' un ammonimento alle minoranze? Se fate le brave convoco il consiglio comunale in orari consoni anche a voi, in caso contrario mi basta la presenza della maggioranza? E' un modo "molto discutibile" per evitare che le minoranze partecipino ai consigli comunali? E' un modo arrogante, tipico di chi vuole tagliar fuori chi la pensa in modo diverso? E' una censura? Se non possono partecipare, non possono parlare e dire "la loro" così non disturbano le approvazioni della maggioranza? Che cosa vuol dire: ".....:e ne farò ancora, l'orario è di fine lavoro."


MA DOVE VIVE QUESTO SINDACO? LA MAGGIOR PARTE DELLA GENTE ALLE 18:30 E' ANCORA IN GIRO PER LAVORO. CHI HA I TURNI LAVORA. CHI HA UN 'ATTIVITA', UN NEGOZIO, O ALTRO LAVORA. CHI LAVORA LONTANO ALLE 18:30 STA TORNANDO A CASA, STA ANDANDO A PRENDERE I PROPRI FIGLI ALL'ASILO O ALLA SCUOLA MATERNA O ALLE ATTIVITA' EXTRASCOLASTICHE.


QUESTO ATTEGGIAMENTO ARROGANTE E DITTATORIALE E' PROPRIO INDICATIVO DEL PERSONAGGIO CHE LO RAPPRESENTA. IO COMANDO E IO POSSO, FACCIO E DECIDO.


PECCATO CHE LO STESSO SINDACO SI SIA DIMENTICATO CHE LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE ALLE 18:30 LAVORA. QUINDI, NON SOLO LE MINORANZE SONO DANNEGGIATE, MA COSI' TUTTA LA POPOLAZIONE CHE POTREBBE O VORREBBE PARTECIPARE AI CONSIGLI COMUNALI: QUESTO DEVE ESSERE UN DIRITTO CHE NON VA NEGATO ANCHE QUANDO NON C'E' UNA SOLA PERSONA AD ASSISTERE ALLE SEDUTE DI CONSIGLIO COMUNALE.


LA DEMOCRAZIA DI QUESTA AMMINISTRAZIONE, TANTO, LA CONOSCIAMO BENE.


NON CI PIACE ..........CHE IL SINDACO CONVOCHI I CONSIGLI COMUNALI ALLE 18:30 PER FAR IN MODO CHE NESSUNO (TRA CUI MINORANZE E POPOLAZIONE) POSSA PARTECIPARE.

2 commenti:

  1. Caro utente anonimo, che cosa è questa informazione distorta e incompleta? Le vorrei ricordare che il diritto alla giornata lavorativa pagata è un diritto solo ed esclusivo dei dipendenti (pubblici e privati) che, se amano così tanto il loro lavoro, sono capaci di prendersi una intera giornata di lavoro per partecipare al consiglio comunale anche se poi non conoscono neanche gli argomenti sui quali devono votare. Chi ha un'attività in proprio, un negozio da chi se la fa pagare la giornata di lavoro? Da lei o dal comune?
    Benedetto Brunetta, che è riuscito a fare un pò di piazza pulita.

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  2. Ciao Roberto..
    Buon Natale a tutti
    gianpaolo

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